Progetto Studenc
Partecipanti
Dati
Dove si trova
Stagni e pozzi
Passato dimenticato
Ricordi
Ieri, oggi, domani
Microorganismi
Animali
Fotografie
Interviste
I giornali

e-mail


Ieri, oggi, domani

Dai primi anni ‘50, quando è stato ultimato l’acquedotto comunale a Malchina, la vipera non si è fatta più vedere. Comunque già prima di ciò sono stati forse in pochi a vederla, dato che lo Studenc, a causa della costruzione dei nuovi pozzi a Pùnkišče nei primi anni del dopoguerra, era meno frequentato dai Pùnkerji. L’installazione dell’acquedotto ha determinato oltre l’abbandono definitivo dello Studenc anche il riempimento degli stagni a Glòg e a Močilo, dato che il comune ha provveduto alla costruzione di alcuni abbeveratoi in cemento, che erano allacciati all’acquedotto. I nuovi arrivati, che con la costruzione di nuove case hanno contribuito in modo notevole all’urbanizzazione dei dintorni di Malchina, spesso non tenevano conto delle usanze locali e dei vecchi sentieri; il sentiero che portava allo Studenc fu così dopo centinaia di anni interrotto dalla costruzione di un edificio. Però anche nonostante tutto ciò lo Studenc non fu dimenticato. Lì andavano a giocare con l’acqua i bambini e spesso cercavano di acchiappare anche i w’rhi (girini), che si erano insediati nell’acqua ormai stagnante. I più grandi imparavano a nuotare. E’ successo addirittura che qualcuno ha spinto per scherzo un amico nello Studenc, provocando così quasi una disgrazia, dato che vi erano molti che non sapevano nuotare. Si divertivano anche a buttare nell’acqua grosse pietre per ammirare i tonfi dell’acqua. A causa di questo tipo di divertimento, che era spesso praticato anche dagli escursionisti domenicali, lo Studenc fu quasi totalmente riempito con pietrame. Il riempimento dello Studenc appariva ad alcuni, che avevano a causa della loro dipendenza in passato un rispetto per lo Studenc, un fatto troppo grave. Così, negli anni ‘70 essi decisero di rimuovere i detriti. La quantità del pietrame raccolto fu tale, che lo ammucchiarono in un grande accatastamento (griža) sul terrazzo di fronte allo Studenc. La vicinanza di tante pietre era però assai invitante per i passanti, così che lo Studenc fu ben presto nuovamente riempito. Questa volta i vecchi usufruenti non erano in grado di rimuovere il pietrame. Per via di questo i più giovani, coloro che rispettano lo Studenc come monumento di vita paesana nel passato, hanno deciso di continuare il lavoro dei predecessori.